8 Marzo 2010
COLDIRETTI NOVARA VCO, CROLLA LA PRODUZIONE DI MIMOSE PER L’INVERNO GELIDO, MA LA QUALITA’ DELLE FIORITURE 2010 E’ “ECCELLENTE”

NOVARA VCO (jf) – Anche a Novara e Vco l’8 marzo porta con sé le mimose, dono tradizionale per la Festa della Donna: ma se, come di consueto, non mancano i tradizionali esemplari nei negozi dei fioristi e sulle bancarelle, è da registrare come, dopo un inverno particolarmente freddo e non ancora terminato, la produzione italiana di mimosa sia crollata di circa il 40%.

Ciononostante, come sottolinea Coldiretti, la qualità del fiore simbolo della donna quest’anno risulta eccellente. Infatti, le fioriture delle mimose sono state puntualissime proprio perchè le temperature rigide ne hanno ritardato la fioritura e non hanno avuto bisogno di essere conservate in frigorifero.
Inoltre, proprio grazie alla raccolta tardiva e alla sua proverbiale delicatezza, che non lo rende adatto alla conservazione ed al trasporto, questa volta gli acquisti di mimosa saranno sicuramente Made in Italy.
A causa dell’ ondata di gelo e della abbondante caduta della neve  anche a livello del mare, che hanno colpito la riviera ligure di ponente, sono state danneggiate le coltivazioni ubicate nell’entroterra e ritardata la fioritura di circa tre settimane nella fascia costiera.
Stabili, in ogni caso, i prezzi al dettaglio (normalmente dai 5 ai 10 euro per ramoscello, che sono valori - precisa la Coldiretti - molto lontani da quelli riconosciuti agli agricoltori che, in media, percepiscono 9 euro al chilo).
In merito all’8 marzo, Coldiretti ha condotto un interessante sondaggio on line sul sito www.coldiretti, secondo cui per il 43% delle interessate si tratta di una giornata come le altre, il 29% intende festeggiarlo curando la famiglia o le persone care, il 22% dedicandolo a se stessa o al proprio benessere e il 6% abbandonando pentole e fornelli.
 
Nell'imperiese,  dove si raccoglie il 95% della mimosa venduta in Italia, gli ettari coltivati sono circa 350. In tutta la provincia le aziende produttrici di questo fiore sono oltre 1.600 e tra le specie più importanti ci sono la Tournaire che normalmente fiorisce a gennaio e la Gaulois che fiorisce a febbraio ed è quella donata alle donne per l'otto marzo.
 
I ramoscelli di mimosa regalati l’otto marzo non rappresentano solo un bel pensiero ma anche un gesto di grande valore ambientale perché la coltivazione di questo prezioso fiore è realizzata con tecniche eco-compatibili soprattutto nei tipici terrazzamenti della Liguria che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all'abbandono.
E' nel 1946 che la mimosa diviene il simbolo della festa della donna perché sboccia in questo periodo ed assume il significato di autonomia e libertà. Un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili.
 Per conservare l'omaggio si consiglia di tagliare quanto prima gli steli che devono rimanere per due ore in acqua pulita e inacidita con due gocce di limone. Vanno quindi collocati in piena luce e mantenuti in ambiente fresco e umido perché la mimosa rilascia molta acqua attraverso la traspirazione e bisogna evitare che la grande perdita di liquidi faccia seccare rapidamente il fiore.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi