18 Maggio 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO, CON IL CALDO ARRIVANO I GELATI CON GLI INGREDIENTI “TERRITORIALI”: NEL “CONO” ANCHE RISO, GORGONZOLA ED ESSENZE FLOREALI

NOVARA–VCO. Con il caldo, torna a crescere il consumo di gelati che, nell’estate 2009, diventano “tipici” e a “chilometro zero”. Un trend che interessa da vicino il territorio delle due province di Novara e Vco, dove diverse gelaterie artigianali hanno sperimentato con successo in questi ultimi anni il gelato con i “sapori di tradizione”.
                                         
Ecco quindi, ad esempio, il “gelato di riso” e le creme al gusto di gorgonzola ed essenze floreali, senza contare gli innumerevoli gusti di frutta che, come kiwi, mele, pere e piccoli sapori del bosco, vengono prodotti sul territorio. In particolare si è verificata una moltiplicazione delle iniziative volte a garantire la genuinità del prodotto a partire dall’impiego di latte fresco di produzione locale al posto dei surrogati a basso costo.
                                               
Tra le tendenze della nuova stagione, accanto all'offerta tradizionale, in Italia nel 2009 - precisa la Coldiretti - si è assistito al tramonto dei gusti “artificiali”, ad una riscoperta dei gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio come la frutta.
Gelati che vengono prodotti con sempre maggior assiduità anche in casa, con un’accurata selezione degli ingredienti, dal latte agli altri ingredienti di base.

Tornando al mercato italiano dei gelati, non mancano le novità come la produzione di gelati a base di latte d'asina particolarmente apprezzato per le sue proprietà,  le agrigelatarie che offrono gelati ottenuti da latte appena munto in stalla o gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l'ambiente: fuori dai confini del Novarese e del Vco, si trovano ad esempio il gelato dall’amarone in Veneto o qello al pistacchio di Bronte in Sicilia, e ancora quello al bergamotto in Calabria e quello ai frutti di bosco di Cuneo.
Esempi di creatività che hanno ulteriormente aumentato il numero di gusti disponibili che hanno oramai superato i 600.
Come detto, l’arrivo del caldo spinge i consumi che nel 2009 si stimano in Italia in oltre 15 chili a persona per una spesa di 5 miliardi di euro destinati all'acquisto di coppe, coni, bastoncini e vaschette, dei quali il 60 per cento di tipo artigianale e il 40 per cento industriale.

Va molto bene anche l’export verso l’estero: le esportazioni del gelato made in Italy volano infatti con un aumento del 43 per cento in valore nel mondo: numeri rimarcati anche dai dati Istat relativi al gennaio 2009 dopo che nel 2008 le spedizioni all’estero hanno sfiorato per la prima volta i 200 milioni di euro. Quasi il 90 per cento delle esportazioni è diretto verso i Paesi dell'Unione Europea e Francia, Germania e Spagna sono i principali paesi di consumo.

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