28 Marzo 2012
COLDIRETTI NOVARA VCO: CINGHIALI, LETTERA IN REGIONE PER OTTENERE IL PAGAMENTO DEI DANNI: “CON QUESTO SISTEMA, IMPRESE A RISCHIO”

Prosegue su più fronti l’azione di Coldiretti per ottenere dalla Regione il pagamento dei danni causati dalla fauna selvatica e, nello specifico, dai cinghiali nell’area del Medio Novarese.
Già lo scorso mese il direttore della federazione interprovinciale Gian Carlo Ramella aveva chiesto al neo presidente del Parco del Ticino, Marco Avanza, “di farsi portavoce presso la Regione a sostegno delle istanze dei produttori agricoli, che ancora aspettano i risarcimenti per l’anno 2010”.
Impegno accettato dallo stesso Avanza e ribadito in una recente intervista al mensile di Coldiretti Iride: “Al danno non deve aggiungersi la beffa. Purtroppo la partita è complessa e la palla è ora proprio nelle mani della Regione”.
I soldi devono quindi essere riconosciuti alle imprese danneggiate. Da qui la promessa di “agire per rendere più celeri questi trasferimenti di denaro, con opportune e continue pressioni nei confronti della Regione”.
I tempi? Nessuno può dirlo, e lo stesso Avanza non si sbilancia in previsioni.

In assenza di dati (e date) certi, Coldiretti, ha deciso di attivare anche un’azione parallela, che parte da una lettera inviata dai vertici piemontesi dell’organizzazione agricola all’assessore regionale William Casoni, competente in materia di Parchi ed Aree Protette: “Pur capendo il momento attuale, siamo a richiedere la Sua attenzione sulla difficilissima situazione in cui versano le imprese inserite nelle aree protette, che risultano così fortemente discriminate e penalizzate, non solo per la mancanza di fondi, ma anche  per la formula istruttoria che, prevedendo sovrapposizioni di competenze, genera anche ulteriori difficoltà”.
Il problema è ampio e non si limita al solo risarcimento dei danni, ma anche alle operazioni di accertamento ed istruttoria, anch’essi delegati alle Province piemontesi: Province che, sollecitate in proposito da Coldiretti, “evidenziano che è stato loro comunicato che i fondi stanziati sono stati interamente utilizzati e, cosa per noi assai grave, il capitolo risulta privo di disponibilità residua”.

“In questi giorni – prosegue Coldiretti – le nostre imprese stanno chiedendo alle Province di procedere con gli accertamenti e, in molti casi, proprio alla luce della mancanza delle disponibilità economiche sulla liquidazione, le province, per non aggravare ulteriormente i costi, non procedono con gli accertamenti.
“Certi della Sua attenzione al settore agricolo – termina la lettera indirizzata a Casoni – e della Sua sensibilità a problematiche di tale genere, siamo a richiedere il Suo intervento autorevole, sia per una disponibilità economica da inseire a capitolo, sia per generare una valutazione dei danni esistenti affinchè i nostri assistiti non debbano provvedere a costose perizie e ad ulteriori formulazioni di burocrazia inutile e superflua”.

Nel contempo, conclude il direttore di Coldiretti Novara Vco Ramella, “Coldiretti sul territorio non abbassa la guardia e chiede che l’azione dei selecontrollori operanti in area Parco sia ulteriormente intensificata a fronte di un periodo delicato come quello delle semine, in cui tradizionalmente gli ungulati devastano i campi e costringono i nostri imprenditori a riseminare più volte il mais. Serve più prevenzione”.

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