15 Febbraio 2010
COLDIRETTI NOVARA VCO, ANCORA IRRISOLTA LA QUESTIONE SULL’ACCISA-GASOLIO PER LE COLTURE SOTTO SERRA: LE IMPRESE RISCHIANO GRAVI DANNI

NOVARA VCO (jf) – Le imprese florovivaistiche del Novarese e del Verbano Cusio Ossola guardano “con apprensione e preoccupazione” al possibile aumento del 22 per cento del costo del gasolio destinato alle serre. Un incremento oggettivamente insostenibile che potrebbe giungere per effetto del mancato ripristino dell’accisa agevolata sul gasolio agricolo, che non ha ancora trovato soluzione negli ultimi provvedimenti all’esame del Parlamento.
I risultati potrebbero essere molto pesanti per le colture floricole di tutta la penisola: in Italia rischia di essere azzerata la produzione in serra di fiori e piante ornamentali e di ortaggi per effetto dell’insostenibile aumento del costo del gasolio destinato al riscaldamento delle serre reso necessario dal freddo e gelo di un inverno da record.
 
L’aumento del costo del gasolio - denuncia la Coldiretti - rischia di mettere in difficoltà tutto il settore che interessa oltre 30.000 ettari di coltivazioni specializzate, posizionate in tutta Italia, che producono fiori e piante ornamentali ed ortaggi che si è dimostrato essere uno dei più dinamici e positivi per l’economia italiana, capace di generare un saldo attivo per l’Italia pari a oltre 150 milioni di euro. In alcuni casi il riscaldamento è utilizzato in maniera continuativa per tutto l’inverno, in altri casi, soprattutto nelle zone favorite dal clima più mite, gli impianti vengono accesi solo in caso di repentino abbassamento delle temperature sotto una soglia termica variabile in funzione del tipo di coltivazione , ma in un inverno così freddo, gli impianti sono costretti a funzionare in continuo.

“Dal problema non sono certo immuni le serre del Verbano Cusio Ossola e del Novarese, un’area tra le più vocate a livello nazionale per la produzione di fiori e piante e dove le coltivazioni in serra sono di grande importanza” sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale Paolo Rovellotti e Francesco Renzoni.
“Va detto che la mancata soluzione del problema rischia di provocare gravi danni anche a tutte le imprese agricole che in ogni caso hanno colture sotto serra. I riflessi potrebbero essere seri, in quanto l’agevolazione sul gasolio è fondamentale per la competitività delle imprese che si devono confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell’energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche, per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da climi più caldi”.
 
La sospensione dell’esenzione dall’accisa per il gasolio utilizzato in serra potrebbe essere la decisione che porta a chiudere attività minate nel corso degli anni dalla concorrenza di aziende poste in parti del mondo si verifica spesso lo sfruttamento della manodopera e non ci si preoccupa della ricaduta sugli operatori, consumatori e ambiente di pratiche di coltivazione bandite dall’Unione Europea.
 
La Coldiretti chiede un intervento immediato per evitare un insostenibile aumento di costi per le imprese per il riscaldamento delle serre, con una soluzione, compatibile con le norme comunitarie, che possa garantire un futuro delle imprese orto e florovivaistiche italiane e salvaguardare, ovviamente, anche le produzioni del territorio novarese e del Verbano Cusio Ossola.

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