3 Marzo 2008
COLDIRETTI NOVARA VCO, ANCHE SUL TERRITORIO LE FAMIGLIE SENTONO L’EFFETTO DEL CARO PREZZI NEL SETTORE AGROALIMENTARE

NOVARA VCO (jf) “E’ paradossale che, in un sistema economico che vede un euro mai così forte, i cittadini siano costretti a fare i conti con rincari assurdi, come quelli del carburante o di altre materie prime d’importazione. Un circolo vizioso che trascina anche il settore alimentare con prezzi che partono bassi all’azienda agricola fino ad “impazzire” sui mercati, con rincari anche del 400%”.
 
Le parole del direttore interprovinciale di Coldiretti Diego Furia rilanciano anche a livello provinciale le preoccupazioni sul caro prezzi già evidenziate dalla confederazione a livello nazionale.
 
Secondo l'ultima indagine dell'Antitrust, peraltro i prezzi al consumo attualmente praticati dalla GDO nel comparto ortofrutticolo” “non sono inferiori a quelli praticati dalle altre tipologie di vendita e, in particolare, risultano sensibilmente superiori a quelli praticati dai mercati rionali e dagli ambulanti”.
Riferendo ciò, Coldiretti sottolinea anche che, per favorire un contenimento dell'inflazione, occorre promuovere una maggiore presenza sugli scaffali dei supermercati di prodotti locali del territorio poichè “le analisi effettuate hanno infatti mostrato come la distribuzione moderna, nel settore ortofrutticolo, non riesca in maniera estesa ad organizzare la propria attività minimizzando i passaggi intermedi: il ricorso all'acquisto diretto dal produttore riguarda infatti soltanto il 23 per cento circa dei casi rilevati dalla Guardia di Finanza”, secondo l'indagine conoscitiva dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato
           
Il direttore Furia parte da questi dati per indicare una soluzione praticabile sul territorio: ”Invito i consumatori a sperimentare un modo diverso di fare la spesa, recandosi cioè in una delle numerose imprese agricole che effettuano la vendita diretta dei propri prodotti nelle due province di Novara e Vco: facendo la “spesa in campagna” è possibile risparmiare anche il 30% rispetto ai tradizionali canali di distribuzione, trovando prodotti freschi e genuini.
Abbiamo dalla nostra parte il vantaggio di vivere in un territorio molto ricco di varietà produttive: in azienda agricola è possibile acquistare riso, carne, frutta, verdura, vino, salumi, formaggi, miele e molte altre specialità con cui risparmiare e, allo stesso tempo… “fare la differenza” a tavola, magari invitando gli amici per una cena speciale”.
 
Ancora i dati elaborati da Coldiretti indicano che,con ben il 21,9 per cento della spesa complessiva destinata agli alimentari sono le coppie con tre o più figli e le persone con piu' di 64 anni da sole o in coppia a sentire maggiormente gli effetti dell'inflazione sugli acquisti quotidiani.
Dai dati Istat emerge che in media le famiglie italiane destinano alla spesa alimentare 467 euro al mese pari al 19 per cento del totale, anche se con forti variazioni a seconda della tipologia della famiglia. Le principali voci di spesa alimentare sono nell'ordine carne per 106 euro, frutta e ortaggi per 84 euro, pane e pasta per 79 euro e latte, uova e formaggi per 64 euro.

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