26 Agosto 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO: ANCHE SUL TERRITORIO LE FAMIGLIE LIMITANO LA SPESA ALIMENTARE: “COLPA DELLA CRISI”

NOVARA VCO I vertici della Coldiretti interprovinciale lo definiscono come “un fenomeno da non sottovalutare”: anche nelle province di Novara e del Vco i consumi dei prodotti alimentari fanno i conti con la crisi e, a conferma di un'indagine condotta da Coldiretti su base nazionale, si riscontra anche sul territorio una certa difficoltà, da parte delle famiglie, ad arrivare "alla fine del mese".

Difficoltà che si ripercuote anche sulla scelta di "limitare" gli acquisti non solo di beni superflui, ma della stessa spesa alimentare.
Nel 2008 la quota di famiglie italiane che ha dichiarato di essersi limitata nell’acquisto di alimenti rispetto all’anno precedente è sempre superiore al 40% e in particolare si attesta al 43,4 per cento per il pane, al 49,2% per la pasta, al 55,7% per la carne, al 58% per il pesce e al 53,7 per cento per frutta e verdura.

Colpa della crisi, della contrazione occupazionale, dell'incertezza verso il futuro e di una situazione paradossale che vede calare i prezzi delle materie prime agricole e non quelli dei prodotti alimentari "finiti". In occasione della divulgazione sui dati relativi alla povertà, Coldiretti ha fatto i conti della spesa alimentare per gli ultimi periodi disponibili a livello statistico: la quota-spesa per generi alimentari e bevande nel 2008 è
stata in media la seconda dopo l’abitazione e si è attestata su 475 euro, circa 9 euro in più rispetto ai 466 euro registrati nel 2007 per effetto di una dinamica inflazionistica che per il cibo è stata del 5,4 per cento, più del doppio rispetto alla media.
L’effetto dei rincari si è sentito soprattutto nei confronti dei soggetti che destinano una quota elevata del proprio reddito all’alimentazione come i pensionati in coppia (21, 9% della spesa) o soli (21,6%) e le famiglie numerose con più di tre figli (21,1%).

“Occorre rinsaldare la fiducia nella crescita del Paese  - dice il direttore di Coldiretti Novara Vco Francesco Renzoni - e in questo anche la nostra agricoltura può e deve avere un ruolo determinante. Per quanto riguarda il territorio, dopo la mobilitazione del mese scorso continueremo anche in quest’ultimo scorcio d’estate e nel prossimo autunno a tenere alta l’attenzione e la discussione su tutte le questioni in campo, dal prezzo del latte, al mercato dei cereali, alla questione cinghiali e all’etichettatura delle materie prime agricole”

Si tratta degli effetti delle pesanti distorsioni che si verificano nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola a danno dei redditi degli agricoltori e dei consumatori.
La Coldiretti ha promosso un progetto per una filiera agricola tutta italiana con l’obiettivo di tagliare le intermediazioni ed arrivare ad offrire attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo.

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