12 Febbraio 2008
COLDIRETTI NOVARA VCO, ANCHE ROVELLOTTI AL CONFRONTO (POSITIVO) CON LA PRESIDENTE DELLA REGIONE BRESSO PER DISCUTERE I PROBLEMI DELL’AGRICOLTURA

NOVARA VCO (jf) “Si è aperta una positiva disponibilità al confronto e al dialogo, già anticipata da atti concreti come il sostegno mostrato in occasione delle trattative sul prezzo del latte che la scorsa settimana hanno dato vita ad un accordo promettente”. 
Così il Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco Diego Furia si esprime dopo l’incontro di ieri (11 febbraio) a Torino tra una larga rappresentanza della federazione regionale  e la presidente della Regione Mercedes Bresso.
A guidare la delegazione, con il direttore regionale Bruno Rivarossa, anche il presidente di Coldiretti Novara Vco Paolo Rovellotti nella sua veste di e vicepresidente in federazione regionale.
 
Come detto, tra i punti affrontati, particolare rilievo ha assunto quello relativo alla delicata situazione del settore lattiero-caseario piemontese: la presidente Mercedes Bresso, assieme all’Assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco, ha ascoltato con particolare attenzione le richieste avanzate dalle organizzazioni professionali agricole.
 
Insieme alla presidente Bresso è stata inoltre affrontata la questione della recente sentenza del TAR Piemonte in materia di quote latte, che ha annullato i provvedimenti con cui AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) e di conseguenza la Regione avevano avviato i prelievi supplementari (le cosiddette “multe”) nei confronti dei produttori fuori quota per l'annata lattiero-casearia 2004-2005.
La Presidente Bresso, inoltre, si è impegnata a seguire con un pool di legali come parte civile la delicata vicenda nella sua completezza. Già alla vicenda dell’incontro, infatti, aveva dichiarato l’intenzione di voler mettere in campo “tutte le azioni di supporto e di sensibilizzazione che ci sono consentite per garantire il pieno riconoscimento della legalità, un valore da cui nessuno può prescindere”.   
 
Diego Furia: “Può essere l’inizio, anzi la ripresa di un confronto costruttivo. L’agricoltura ha chiesto, e ottenuto, di essere ascoltata sui temi più urgenti, non va dimenticato però che sul tavolo ve ne sono altri di pari rilievo: penso ai rischi connessi al cambiamento del clima, ai chiarimenti sull’applicazione della direttiva nitrati, ai problemi legati ai danni da cinghiali ed altra fauna selvatica, alla necessità di giungere ad una pianificazione soddisfacente sul piano delle risorse idriche, alla tutela del made in Piemonte agroalimentare. Insomma, c’è da discutere e l’agricoltura ha necessità di farlo presto e di iniziare un percorso di confronto che non è davvero più possibile rimandare”.
 
E, poi, la questione Psr: secondo un comunicato stampa emesso dalla Regione, lo stesso ente sarebbe in procinto di emettere i bandi di finanziamento per alcune misure connesse al Programma di Sviluppo Rurale approvato nei mesi scorsi: “E anche questa è una notizia positiva – conclude il direttore – attesa dalle imprese e, più in generale, dall’intero contesto territoriale che vede nella crescita armonica di una ruralità profondamente inserita a contatto col territorio un’irrinunciabile potenzialità di progresso”.

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