“Ho sempre interpretato il mio ministero come quello del seminatore: ovunque vada, cerco di seminare e, con l’aiuto di Dio, spero che qualcosa crescerà”.
Ha davvero commosso il popolo dei coltivatori diretti il saluto con cui monsignor Renato Corti ha preso congedo dagli imprenditori agricoli di Novara e Vco ieri (8 gennaio) a Luzzogno, in Valle Strona, in occasione del “Ringraziamento della Montagna”: uno stretto richiamo alle tradizioni rurali e, insieme, alla “parabola del seminatore” raccontata nei tre Vangeli sinottici ha così concluso la grande celebrazione eucaristica presieduta dal presule novarese che per oltre vent’anni ha guidato la diocesi gaudenziana (a inizio febbraio è previsto l’ingresso del successore monsignor Franco Giulio Brambilla).
Accolto dai dirigenti della Coldiretti interprovinciale con il direttore Gian Carlo Ramella, monsignor Corti ha presieduto la Santa Messa concelebrata dal consigliere ecclesiastico Coldiretti monsignor Mario Bandera e dal parroco di Luzzogno don Mauro Caglio.
Chiesa gremita e pubblico delle grandi occasioni per tutti gli appuntamenti della giornata, a cominciare dagli interventi di saluto alle ore 10.30, con gli interventi di Massimo Nobili, presidente della provincia del Verbano Cusio Ossola, di Tarcisio Ruschetti, presidente della Camera di Commercio e del sindaco di Valstrona Giorgio Gaudina.
Presenti in sala anche due membri del Consiglio Regionale del Piemonte, Aldo Reschigna e Giovanni Negro: nel suo intervento, quest’ultimo ha salutato i partecipanti al “Ringraziamento della Montagna” sia come rappresentante delle istituzioni, sia come “collega imprenditore agricolo piemontese”.
A fare gli onori di casa, il presidente della sezione Coldiretti di Luzzogno e Valle Strona Giuseppe Savoia al quale Coldiretti ha poi consegnato una pergamena di stima e riconoscenza per essere sempre stato un punto di riferimento importante per gli imprenditori agricoli della Valle.
Accompagnato dalle molte bandiere e dagli stendardi delle sezioni Coldiretti, l’Offertorio dei prodotti della terra in chiesa a Luzzogno ha rappresentato un momento di particolare condivisione tra gli imprenditori agricoli e la comunità cristiana locale, come pure molto sentita e corale è stata la Preghiera del Coltivatore letta dal presidente della Federpensionati Coldiretti Novara Vco Emilio Simonelli.
Prima della conclusione della Messa, Coldiretti ha consegnato monsignor Corti un quadro con un messaggio di “riconoscenza per il buon raccolto ottenuto in vent’anni di episcopato nella terra novarese”.
Poi, il Vescovo ha voluto benedire personalmente le macchine agricole sul piazzale antistante la parrocchiale di San Giacomo e, immediatamente dopo, recitare la preghiera in memoria dei Caduti.
Alla liturgia sono poi seguite la festa e la tradizione: dai prodotti della terra battuti all’incanto fino al Buffet della Montagna presso l’ortatorio e al pranzo presso la Pro Loco, sempre con i prodotti a chilometro zero dell’agricoltura di Valstrona e delle terre di Novara e del Vco.
Concluso il “Ringraziamento della Montagna”, gli imprenditori agricoli di Novara e Vco si apprestano a vivere, tra una settimana, un altro momento di memoria e di fede in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate (patrono dei contadini e degli allevatori), che il 17 gennaio sarà festeggiato in tutti i nostri borghi rurali.
