22 Dicembre 2008
COLDIRETTI NOVARA E VCO, IMPENNATA DELLE “MICRO-VACANZE” TRA NATALE E CAPODANNO: “LE NOSTRE PROVINCE POSSONO ESSERE META IDEALE”

NOVARA VCO (jf) – “La tendenza sono le “micro vacanze” di Natale? Le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola offrono itinerari e pacchetti ideali per trascorrere giorni di festa fra arte, natura, cultura e sapori tipici”. Lo dice il direttore della Coldiretti interprovinciale Diego Furia a commento dell’indagine condotta a livello nazionale da Coldiretti e SL&A, dalla quale si evidenzia che nel Natale 2008 quasi la metà degli italiani in viaggio (46 per cento) non rinuncerà alla microvacanza con l’affermarsi di nuovo stile low cost, che spinge ad ottimizzare il tempo e il denaro disponibili.
Un vero boom - sottolinea la Coldiretti - con la percentuale di italiani in viaggio per Natale che preferiscono la microvacanza in aumento del 60 per cento dal 2005 ad oggi, secondo elaborazioni Coldiretti/SL&A su dati Swg/Confesercenti.
Dunque, saranno quasi sette milioni gli italiani che per Natale sceglieranno di trascorre una microvacanza restando fuori casa fino a tre notti alla scoperta delle bellezze ambientali, culturali ed enogastronomiche del territorio circostante.
A dimostrazione dell’entità del fenomeno si stima che, per il periodo compreso tra il Natale e l’Epifania, negli alberghi nazionali circa ¼ degli ospiti italiani (il 25 %) risieda nella stessa regione in cui si trova la struttura, mentre ben 1/3 in regioni limitrofe confinanti (33 per cento) e solo il restante 42 in località più lontane.
 
La vacanza breve in un posto vicino, conserva peraltro il suo valore di “cessare con il quotidiano”. I forum che si occupano di questo tema, i racconti dei viaggiatori confermano questo valore, anzi molto spesso a farsi largo è lo stupore per quanto di eccezionale si trova dietro l’angolo, senza bisogno di trasvolare oceani, ma semplicemente uscendo “fuori porta e rallentando il ritmo; meglio se cambiando mezzo di spostamento rispetto a quello ordinario (e quindi prendendo il treno o il traghetto, andando a piedi o in bicicletta, o  magari a cavallo…). “L’obiettivo è lo stacco, mentre la destinazione è un optional…”, sostiene Eurisko,  e si tende a valutare “…più l’esperienza che l’unicità del luogo”. Ma perché si realizzi appieno l’esperienza è necessario un cambiamento sostanziale: in primo luogo “cambiare letto”, addormentandosi e svegliandosi fuori casa per almeno una notte. E certamente anche “cambiare tavola”, perché se si mangia sempre la stessa cosa è come se si restasse sempre nello posto.
 
Ma quali sono le opportunità offerte dal territorio delle due province? “Sicuramente molte – dice Furia – e spaziano dalla quiete della campagna risicola nella stagione “di riposo” della terra ai panorami lacustri, da secoli meta di un turismo internazionale ormai radicato, alla possibilità di trascorrere fantastiche giornate sulle nevi delle montagne ossolane, che grazie alle ultime nevicate “viaggiano” a pieno regime.
Un filo conduttore di queste vacanze o “microvacanze” sono certamente gli agriturismi che, anche in vista di Natale e Capodanno, offrono la possibilità di pianificare la vacanza ideale “su misura per tutte le tasche e tutti i gusti”.
In Italia nel 2008 si è verificato per la prima volta il “sorpasso” delle microvacanze (quelle da 1 a 3 notti) che sono diventate di più delle vacanze tradizionali (quelle di 4 notti e più). Una tendenza che tende a consolidarsi nel tempo con la proiezione al 2020 elaborata da SL&A che arriva anche a far intravedere un sorpasso, non solo in numero di viaggi, ma anche in termini di fatturato.

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