NOVARA VCO (jf) – Buone notizie per la frutticoltura del Novarese, in particolare per i Kiwi su cui il territorio, insieme al Piemonte, ha scommesso tanto da rendere il territorio tra i leader per numeri di produzione in Italia che, va detto, è il primo Paese produttore al mondo.
Da oggi, infatti i Kiwi italiani potranno essere esportati anche in Cina. Un paese strategico per le economie internazionali di mercato anche in campo agricolo.
Nel paese della grande muraglia, infatti, il consumo di frutta è passato dai 40 ai 70 chili in media per persona negli ultimi dieci anni e tende, con lo sviluppo, ad avvicinarsi rapidamente ai livelli europei.
I Kiwi sono il il primo prodotto dell’ortofrutta italiano ad ottenere il via libera delle autorità di Pechino.
«Con tassi di aumento nei consumi di frutta a due cifre percentuali l'anno, la Cina si sta rapidamente trasformando da paese esportatore a paese importatore di frutta i cui consumi si stanno avvicinando rapidamente ai livelli dei paesi più sviluppati come l'Italia, dove si acquistano 132 chili a testa, anche se esiste una rilevante forbice nei consumi di frutta tra la popolazione cinese in funzione del reddito con valori di quasi 80 chili a testa per le classi più benestanti rispetto agli appena 32 chili per i più poveri, secondo i dati Robobank» dice Guido Carnevale Maffè, agronomo e produttore di kiwi a Cameriano, nell'hinterland novaese.
Nonostante il pesante deficit commerciale con il paese asiatico, fino ad ora l'esportazione italiana di frutta in Cina era stata bloccata da ostacoli di carattere burocratico, sanitario ed amministrativo, che hanno sino ad ora impedito le spedizioni.
«L’apertura del grande Paese asiatico – sottolinea il direttore di Coldiretti Diego Furia - rappresenta una opportunità per il kiwi, di cui l’Italia è il principale esportatore mondiale, ma apre la strada anche alle altre produzioni ortofrutticole bloccate dal presunto pericolo della diffusione di insetti dannosi per le piante come la mosca mediterranea della frutta».
L'importanza della notiza è sottolineata anche dalla posizione del ministro Luca Zaia: «Dopo dieci anni di intenso lavoro diplomatico e tecnico da parte del Ministero - riporta una nota del Mipaaf - abbiamo ottenuto un grande risultato per le produzioni di qualità del nostro Paese. Con l’apertura del mercato cinese al kiwi italiano si apre un ventaglio di nuove, importanti opportunità di sviluppo per il settore ortofrutticolo italiano».
Del resto, con circa 500.000 tonnellate annue, l’Italia è il primo produttore mondiale di kiwi ed il primo Paese esportatore dell’Emisfero Nord.
Oltre l’80% della produzione nazionale è destinata all’esportazione in più di 80 Paesi europei ed extraeuropei (Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, Australia).
«Il risultato ottenuto– ha aggiunto il Ministro Zaia - anche grazie alla collaborazione con i Servizi Fitosanitari regionali ed il mondo produttivo, è un grande segnale di apertura e successo per l’intero agroalimentare made in Italy».
5 Febbraio 2009
COLDIRETTI NOVARA E VCO, IL VIA LIBERA ALL’EXPORT DEI KIWI VERSO LA CINA PUO’ AVERE RIFLESSI POSITIVI ANCHE PER IL TERRITORIO
