10 Marzo 2010
COLDIRETTI NOVARA E VCO, “COLPO DI CODA” DELL’INVERNO I TRATTORI-SPAZZANEVE AL LAVORO PER GARANTIRE LA VIABILITA’ NELLE DUE PROVINCE

NOVARA VCO (jf) – L’inverno ci mette la coda e, quando mancano meno di due settimane al solstizio di primavera, giunge copiosa una nevicata che interessa per intero il territorio delle due province di Novara e Vco, oltre a gran parte del nord-ovest italiano.
La neve non ha colto impreparati gli imprenditori agricoli di Coldiretti che, con i loro trattori, sono impegnati in gran parte del comprensorio per garantire la viabilità stradale
Un lavoro, quello degli imprenditori agricoli con i loro mezzi “decisivo e determinante per consentire la percorribilità delle strade, soprattutto nei borghi rurali di pianura, collina e montagna.
In questo modo viene consentito a molti Comuni, soprattutto nell’area montana, di garantire una buona percorribilità delle arterie stradali e a non rimanere isolati”.
Lo sottolinea il direttore di Coldiretti Novara Vco, Francesco Renzoni, a commento dell’opera che stanno svolgendo le imprese agricole delle due province, mobilitate con i loro mezzi sulle strade di tutto il territorio provinciale colpite dalla copiosa nevicata iniziata nella notte e che si sta tuttora protraendo su tutto il territorio.

Nel Novarese e nel Vco sono molte le imprese in grado di assicurare un tempestivo intervento a livello territoriale e non solo: non pochi trattori del Novarese, infatti, vengono mobilitati anche per assicurare lo sgombero neve anche nell’area dell’aeroporto lombardo della Malpensa.

La figura dell'"agricoltore spazzaneve" è nata - spiega la Coldiretti - grazie alla legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali "alla sistemazione e manutenzione del territorio" anche attraverso l'utilizzo di mezzi meccanici agricoli.

Dal punto di vista agricolo, la neve ed il freddo intenso di questi giorni hanno comportato disagi per gli spostamenti e hanno reso pressoché impossibile il lavoro di preparazione dei campi.
L’eccezionale nevicata ha obbligato le imprese che operano colture in serre riscaldate (in particolare quelle floricole) ad un’azione di controllo costante dei sistemi di riscaldamento per evitare seri danni alle loro coltivazioni.
                                         
“Quest’anno il gelo invernale ha colpito duro e in modo prolungato sul calendario. Più volte i nostri imprenditori agricoli, anche nei giorni di festa, sono scesi in strada con i loro mezzi adattati a spazzaneve e spargisale: grazie all’opera delle “lame” si sono riuscite ad affrontare con successo situazioni molte volte difficili. A loro va il grazie della collettività per un’azione di cui beneficia tutta la società civile.
Resta quantomeno da sperare che, a fronte di tutto questo, le nostre montagne abbiano accumulato un sufficiente approvvigionamento per consentire ai ghiacciai e ai nevai di garantirci una fornitura d’acqua per affrontare la prossima stagione agricola, scongiurando il pericolo di siccità”.

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