24 Novembre 2020
Cinghiali: servono urgentemente misure straordinarie per una situazione sempre più insostenibile.

“Alla luce del fatto che il numero dei cinghiali è in continuo aumento sul nostro territorio, e del fatto che le Province presentano carenze strutturali in termini di organico per attuare i piani di controllo, ci uniamo alla richiesta portata avanti a livello regionale dalla nostra organizzazione e chiediamo che la Regione e la Prefettura prendano in considerazione, in via del tutto eccezionale, la possibilità di coinvolgere, oltre ai proprietari e conduttori di fondi, anche i cacciatori, nell’attuare gli interventi di contenimento. Facciamo nuovamente presente anche che, nonostante le nostre richieste, i giorni passano e non abbiamo ricevuto ancora alcuna risposta dalla provincia di Novara riguardo all’andamento delle attività di contenimento e ai risultati fino ad oggi ottenuti”, ricorda ancora una volta Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara-Vco, rispetto alla situazione che vede la necessità di fermare l’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti causati dalla fauna selvatica.

A complicare il momento c’è la diffusione della Peste Suina Africana, rispetto alla quale un possibile veicolo di contagio possono essere proprio i cinghiali, che non si curano di zone gialle, rosse o arancioni e il cui numero si è moltiplicato in Italia, dove si stima la presenza di circa 2 milioni di esemplari.

“Va mantenuta alta l’attenzione rispetto ad una situazione che sta mettendo a rischio l’equilibrio ambientale degli ecosistemi territoriali anche in aree ad elevato pregio naturalistico e che, se non si prevedono azioni specifiche nell’immediato, tenderà a diventare sempre più critica”, insiste Baudo. “Per questo, come alcune altre regioni hanno fatto in questi giorni, vanno adottate delle misure specifiche e ‘non consuete’, altrimenti non si aiuta la ripresa e la gestione dei territori già colpiti dalla crisi causata dalla pandemia e, in alcune zone, dal maltempo. La situazione è insostenibile non solo per le imprese agricole, ma anche per i cittadini la cui sicurezza non è assolutamente preservata. È necessario muoversi prima che sia troppo tardi e come Coldiretti ci stiamo organizzando per istituire nuovi corsi di formazione per altri tutor che possano essere di supporto alla Provincia nell’attività di contenimento”.

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