16 Dicembre 2008
Bevendo latte crudo si rischia di stare meglio

TORINO – Di seguito il testo della comunicazione, redatta da Coldiretti Torino, che sarà affissa sui distributori di latte crudo presenti in provincia di Torino.

GENTILI CONSUMATORI
la nostra azienda ha sempre rispettato e rispetta tutte le leggi dello Stato; per tale motivo trovate sul nostro distributore la scritta in rosso voluta dall’ordinanza ministeriale del 10 dicembre 2008.

DOVETE PERÒ SAPERE CHE:

  • le nostre nonne facevano bollire il latte perché all’epoca esistevano reali rischi di contrarre malattie, ma il nostro allevamento è ufficialmente indenne da brucellosi e tubercolosi da almeno trent’anni e dichiarare che basta fare come si faceva una volta significa cancellare cinquant’anni di sforzi compiuti dalla sanità pubblica e dalle aziende agricole italiane;
  • il latte crudo può essere un alimento a rischio soltanto per soggetti che non abbiano ancora completato il proprio corredo immunitario, come i bambini di età inferiore ai tre anni, o che lo abbiano – parzialmente o totalmente, temporaneamente o definitivamente – compromesso, come gli affetti da patologie immuno-depressive o gastrointestinali, le gestanti e taluni anziani. Per tali categorie il latte crudo può essere consumato previo riscaldamento ad almeno 75°C. Per le persone che non rientrano nelle categorie di cui sopra, il consumo di latte crudo è assolutamente sicuro e non rappresenta alcun rischio;

  • tutte le aziende che vendono latte crudo sono soggette a controlli supplementari, rispetto a quelle che conferiscono il latte all’industria, effettuati dall’azienda stessa e dai servizi veterinari delle Asl, sia nell’allevamento sia al distributore. Tali controlli hanno ormai raccolto, nel solo Piemonte, migliaia di dati analitici che hanno evidenziato come la presenza di patogeni nel latte risulti nella norma delle disposizioni sanitarie;

  • con la bollitura spariscono alcune straordinarie proprietà nutrizionali e nutraceutiche del latte crudo; si inattivano, in particolare, alcuni enzimi e peptidi bioattivi, tra cui l’acido linoleico coniugato (Cla) con i suoi benefici effetti sulla funzione immunitaria, sul sistema cardiovascolare, la salute della ossa e il tasso glicemico; si eliminano alcune vitamine, i fermenti lattici e alcuni tipi di proteine, tra cui la lattoferrina – assieme alle immunoglobuline, β-lattoglobuline, α-lattalbumine e lisozima – con le sue proprietà di veicolare il ferro e le sue attività antimicrobica, antivirale, antinfiammatoria e probiotica.

In conclusione, bevendo latte crudo una qualsiasi persona mediamente sana rischia al massimo di stare meglio. Invece, con la bollitura il latte crudo – uno degli ultimi alimenti "vivi" rimasti in circolazione – muore.

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