25 Giugno 2013
BENE LO STOP ALL’ACCISA PER IL RISCALDAMENTO DELLE SERRE

Un decreto legge allontana il rischio della chiusura per le molte imprese che, sul territorio delle due province di Novara e Vco, coltivano fiori e ortaggi in serra: l’importante provvedimento è rappresentato dal taglio dell’accisa sul gasolio utilizzato per il riscaldamento in serra ed è ricompreso nel decreto legge per il rilancio economico del Paese. 
A tirare un sospiro di sollievo sono, in realtà, gli imprenditori che operano nelle oltre 30 mila serre dislocate in tutta Italia e che producono fiori e piante ornamentali e ortaggi.

Gian Luca Medina, floricoltore e membro di giunta Coldiretti commenta la notizia “con grande positività”, osservando che “finalmente è stata ascoltata la voce dei produttori florovivaisti, supportata dalla Coldiretti”.
Il provvedimento che darà un significativo respiro ad un settore particolarmente toccato dalla crisi” aggiunge il direttore Gian Carlo Ramella nel precisare  che “sul piano politico è decisamente positiva la conferma di orientare le poche risorse disponibili a soggetti professionali che lavorano e vivono di agricoltura, che l’Italia sta anche sostenendo anche a livello comunitario”.
La nuova norma prevede che l’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22 per cento dell'accisa ordinaria, viene ridotta a 25 euro per mille litri, a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. La disposizione, che decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale.

I costi per il riscaldamento delle serre hanno inciso in modo marcato nel bilancio delle imprese florovivaistiche, costituendo una delle principali voci di rincaro per quanto riguarda i costi di produzione: dal nuovo provvedimento si parte per un’azione di rilancio del settore, con margini di ottimismo e impegno dal punto di vista della promozione e in questo è certamente importante la rappresentanza del territorio in organismi importanti, come l’Associazione nazionale Piante e Fiori d’Italia che ha nominato il floricoltore borgomanerese Gian Luca Medina nel consiglio direttivo.

“L’esenzione dell’accisa è fondamentale per i floricoltori dell’Alto Novarese e del Vco – concludono Ramella e Medina – anche e soprattutto dal punto di vista della competitività delle imprese italiane che si devono confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell’energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche. Per non parlare dei paesi extracomunitari “favoriti da un clima più caldo, che praticano dumping sociale e che spesso utilizzano pratiche di coltivazione bandite dall’Unione Europea. E la loro concorrenza si fa sempre più pressante”.

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