I temi delle continue devastazioni delle colture agricole da parte della fauna selvatica e dei relativi, incomprensibili silenzi della politica provinciale e regionale sono stati al centro di due incontri che le organizzazioni agricole del territorio hanno avuto ieri sera a Novara, 5 febbraio, con il presidente del Parco del Ticino Marco Mario Avanza unitamente al vicepresidente e al direttore e, a seguire, con i presidenti degli Ambiti Territoriali Caccia (Anna Brustia, Atc Novara 1 e Cesare Rossino, Atc Novara 2).
Punti chiave del primo incontro sono stati i mancati risarcimenti e i danni che, nonostante le innumerevoli promesse scritte e verbali fatte dallo stesso presidente, dal governatore del Piemonte Cota e dai competenti assessori regionali che si sono avvicendati nell’ultimo anno, non hanno avuto alcun riscontro ed effetto.
Anche la telefonata in diretta durante la riunione tra il governatore Cota e il presidente Avanza (fatto che, peraltro, non costituisce elemento di novità) non ha assicurato il totale pagamento dei danni del 2010: infatti, a fronte di un importo complessivo calcolato in 137 mila euro, è stato nuovamente annunciato dallo stesso governatore il pagamento di soli 120 mila.
Parallelamente, la fauna selvatica nel territorio del Parco del Ticino e nelle aree attigue continua a proliferare, nonostante gli abbattimenti effettuati che, quindi, continuano a dimostrarsi altamente insufficienti.
Le scriventi organizzazioni agricole hanno ribadito la propria indignazione, anche perché non risulta che nell’appena trascorso mese di gennaio sia stata intrapresa un’efficace attività di selezione e contenimento nei confronti dei selvatici.
Gli stessi amministratori hanno ribadito la necessità – convenendo, su questo, con le organizzazioni agricole – di effettuare le battute anziché le girate: per superare gli oggettivi limiti normativi o ottenere le deroghe del caso, è stato richiesto un incontro urgente con il Prefetto, al quale verrà manifestata l’intera problematica.
A seguire, i rappresentanti delle organizzazioni agricole hanno nuovamente incontrato i presidenti degli Ambiti Territoriali Caccia, Brustia e Rossino, ai quali sono state ribadite ancora una volta le reiterate istanze del mondo agricolo, affinchè sia rispettato il lavoro degli imprenditori agricoli in rapporto ad un’attività ricreativa od hobbistica quale, appunto, l’esercizio venatorio.
I ripetuti incontri che si sono avuti sull’argomento a livello provinciale organizzati dal presidente della Provincia Diego Sozzani, delegando il presidente della commissione Agricoltura, consigliere Andrea Molfetta, si sono rivelati inutili riti politici senza alcun risultato concreto e, pertanto, le organizzazioni agricole, d’intesa con i presidenti degli Ambiti Territoriali Caccia, non aderiranno all’invito in occasione dell’incontro programmato il 10 febbraio prossimo presso la sala del Consiglio Provinciale dove verrà trattato il tema legato all’attuazione dei piani di controllo numerico su fauna selvatica in Provincia di Novara.
Le organizzazioni agricole, unitamente agli Atc, ritengono infatti che, giunti a questo punto e a fronte della perdurante inerzia politica, l’unica figura istituzionale in grado di risolvere davvero il problema, potendo superare i vincoli normativi, sia il Prefetto.
