11 Febbraio 2014
ANIMALI SELVATICI

“Da una verifica fatta direttamente con il dirigente della Provincia di Novara, dott. Antonio Pogliani, sembrerebbe che i fondi per i risarcimenti della fauna selvatica risalenti al 2010 siano effettivamente arrivati agli uffici dell’ente, anche se non c’è ancora una comunicazione ufficiale. La somma sarebbe pari a 120 mila euro: ora è necessario che gli stessi siano distribuiti alle imprese nei tempi più stretti possibili, si è già perso troppo tempo e non si può più attendere oltre”. A darne notizia Gian Carlo Ramella, che rimarca come “il pressing di Coldiretti, continuo ed anzi sempre più intenso negli ultimi tempi, abbia sortito un primo effetto positivo. Non dimentichiamoci, però, che vi sono ancora mancanze oggettive e preoccupanti: mi riferisco al fatto che i pagamenti erogati non saranno comunque sufficienti a rifondere tutti i danni subiti e conteggiati, che ammontano ad un totale di 137 mila euro circa. E, inoltre, nulla è stato stanziato per quanto riguarda gli anni successivi, 2011, 2012 e 2013”.

Nessun “bravo” alla Regione, dunque, da parte di Coldiretti Novara e Vco. Che, anzi, interessa dell’intera vicenda alcuni parlamentari del territorio: “Proprio questa mattina sono partite due lettere all’indirizzo della senatrice Elena Ferrara e della deputata Franca Biondelli, rimarcando la situazione gravissima che stanno vivendo le imprese del territorio: Coldiretti ha deciso di farsi carico della questione, mentre altri enti scelgono una strada diversa, quando non impegnati, addirittura, in una sorta di scaricabarile delle rispettive competenze”.

Come si legge nella missiva, “le perduranti e gravi criticità in ordine all’irrisolto problema legato ai danni provocati dalla fauna selvatica e ai mancati risarcimenti da parte della Regione Piemonte (assessorato all’Agricoltura e, per le aree di competenza, assessorato ai Parchi), ci premono a chiederle un suo autorevole intervento presso i Gruppi Regionali” del partito d’appartenenza. La scrivente Federazione Coldiretti di Novara-Vco, a nome delle imprese associate, ha dunque inteso evidenziare ai parlamentari “una situazione che, nel tempo, ha assunto contorni drammatici e rimarcare l’immobilismo dell’amministrazione regionale piemontese sull’argomento che, se non risolto, porterà a breve alla chiusura di importanti imprese agricole, compromettendo l’economia rurale e generale del territorio novarese”.

Un atto dovuto “alle nostre imprese agricole – conclude il direttore Ramella – ma anche al territorio e ai suoi cittadini, alle prese con una problematica che ha ripercussioni anche sulla vita quotidiana della società civile: penso innanzitutto ai numerosi incidenti stradali provocati dalla stessa fauna selvatica, un problema non da poco che abbiamo avuto già modo di evidenziare nei mesi scorsi, anche grazie alla collaborazione dell’Aci e del suo direttore Paolo Pinto. Ci auguriamo che i rappresentanti della politica nazionale, come da noi richiesto, vogliano predisporre i necessari e indispensabili atti formali che impegnino il Governo regionale a trovare una soluzione, pur nell’attuale situazione di incertezza”.

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