28 Luglio 2014
ANIMALI SELVATICI

Lotta più facile contro le nutrie. A sostenere le ragioni delle imprese agricole del Novarese e Vco nella lotta, purtroppo quotidiana, contro uno dei flagelli più devastanti per l’agricoltura del territorio è, ora, un emendamento (già approvato in Senato) al decreto ‘Competitività’ che consente l’abbattimento di questi roditori non autoctoni con tutti gli strumenti a disposizione (trappole, gabbie, fucili, cloroformio) e senza più bisogno di speciali autorizzazioni. Le nutrie vengono finalmente equiparate alle talpe, ai ratti, ai topi, e considerate una specie nociva, cacciabile tutto l’anno.
Il provvedimento dovrà trovare ora conferma nel completamento dell’iter legislativo in Camera dei Deputati. L’iniziativa ha visto il decisivo impegno del sottosegretario alle Riforme e ai Rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti.

“Riconoscere la nutria quale specie nociva significa renderla cacciabile, togliere quelle incomprensibili protezioni che hanno finora rese vane le ordinanze dei Comuni e hanno permesso a questa specie di proliferare in modo incontrollato, con danni pesantissimi a carico sia delle imprese che della comunità” sottolineano i vertici di Coldiretti Novara Vco.
L’azione di questi animali è purtroppo nota: la specie, proliferando a dismisura, provoca gravi danni sia ai raccolti che alle infrastrutture di campagna (strade, canali, argini).
Come detto, il provvedimento che definisce le nutrie specie nociva ora passerà alla Camera per la definitiva approvazione.

Negli ultimi anni, la questione dei danni causati dalla fauna selvatica alle attività agricole e zootecniche si è fatta sempre più grave anche nelle province di Novara e Vco, dove le popolazioni di nutrie sono cresciute in modo esponenziale, occupando sempre nuove aree: oltre a determinare ingenti danni all’agricoltura del territorio, sono una minaccia per l’equilibrio ambientale e mettono a repentaglio la sicurezza delle persone, giungendo ad essere causa di incidenti stradali.

“Va premesso che gli imprenditori agricoli sono i primi difensori della natura e degli ecosistemi” concludono il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara-Vco, Federico Boieri e Gian Carlo Ramella.
“Ma in ampie fasce del nostro territorio, siamo di fronte ad una vera emergenza, provocata dalle continue incursioni di specie invasive e, spesso, senza antagonisti naturali. Di conseguenza, il vero amore per il nostro ambiente non può prescindere dal buonsenso e da opportune misure di contenimento e controllo. Si è compiuto un primo passo importante, è fondamentale che questo percorso prosegua. Occorre agire con determinazione e tempi rapidi, e per questo è doveroso rinnovare appello sia alle istituzioni nazionali che all’appena rinnovato consiglio regionale.
Il primo tassello è stato posto, ora il percorso deve continuare, auspichiamo che anche alla Camera si colga la gravità del problema con la stessa sensibilità e tempestività”.

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