17 Luglio 2018
VOUCHER

“Bene il ritorno dei voucher. Uno strumento che ridarà ossigeno alla richiesta di lavoro per le operazioni colturali stagionali delle campagne e che potrà giungere a recuperare circa 50mila posti di lavoro occasionali per giovani studenti e pensionati, centinaia anche nelle nostre province specie nel prossimo periodo della vendemmia o negli agriturismi nel periodo di alta stagione estiva”.
Lo afferma il presidente di Coldiretti Novara Vco Sara Baudo nel commentare positivamente le parole del vice premier e ministro Luigi Di Maio sulla reintroduzione dei voucher per l'agricoltura e il turismo presentando le linee guida dei suoi dicasteri al Senato.

La riforma aveva ingiustamente azzerato di fatto questa opportunità in agricoltura che “consente di integrare il reddito solo delle categorie più deboli e avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati, senza gli abusi che si sono verificati negli altri settori”.
“L’impiego dei voucher non si limita alla sola vendemmia” continua Baudo “La cancellazione dei voucher ha inciso su un gran numero di produzioni agricole. Il settore primario, infatti, è condizionata dagli andamenti climatici sempre più imprevedibili e per diverse attività, quali ad esempio la preparazione dei terreni, delle semine e la raccolta di ortaggi, frutta e uva, ha bisogno di strumenti che tengano conto di queste caratteristiche e che non aggravino le imprese di burocrazia”.

Nel corso degli anni successivi all'introduzione nel 2008 è stato allargata la possibilità di utilizzo alle altre attività di agricole ma il settore è rimasto fedele all'originaria disciplina 'sperimentale' con tutte le iniziali limitazioni e il numero di voucher impiegati in agricoltura è praticamente rimasto stabile dal 2011 senza gli abusi che si sono verificati in altri comparti.
In agricoltura ne sono stati venduti nei cinque anni prima dell'abrogazione poco più di 2 milioni, più o meno gli stessi dei 5 anni precedenti, pari a circa a 350mila giornate/anno di lavoro. Il valore complessivo delle integrazioni di reddito ammonta a circa 22 milioni di euro all'anno mentre la regione dove sono stati più impiegati è il Veneto con poco più di un quarto del totale. Secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe' il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta.

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