“C’è anche il Gorgonzola tra i prodotti ‘made in Italy’ che un’eventuale ratifica dell’accordo Ceta Ue/Canada metterebbe in pericolo: e questo non possiamo permetterlo, nel nome delle centinaia di allevatori che, dal territorio, ne alimentano la produzione con il loro latte di alta qualità. Bene ha fatto il Governo ad annunciarne lo stop, dando corso a quanto sostenuto dalla stragrande maggioranza dei cittadini consumatori, e anche da parte di una ‘maggioranza trasversale’ che, in Parlamento, su questo tema va molto al di là dei confini di ogni schieramento”.
Così Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara Vco, commenta positivamente lo scenario che, molto presto, potrebbe portare alla ‘non ratifica’ del trattato di libero scambio tra Europa e Canada: il vice presidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio ha infatti annunciato che a breve l’accordo sul Ceta arriverà in Parlamento e la maggioranza lo respingerà. Con la bocciatura del Ceta il Governo intende difendere gli interessi e l’economia del paese.
“Per tutelare il patrimonio agroalimentare nazionale contro un accordo sbagliato e pericoloso per l’Italia, Coldiretti ha portato avanti una vera rivolta popolare che su tutto il territorio nazionale dove hanno già espresso contrarietà 15 regioni, 18 province 2500 comuni e 90 Consorzi di tutela delle produzioni a denominazioni di origine”.
Per l’Italia l’opposizione è giustificata dal fatto che con il Ceta, per la prima volta nella storia, l’Ue legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali.
"Il Ceta mette dunque a rischio la qualità eccellente delle produzioni del Novarese e del Vco, oltrechè dell’intera regione” afferma il presidente Baudo.
“Nella nostra regione, dove l'export verso il Canada vale oltre i 50 milioni di Euro, i comparti maggiormente colpiti sono quello vitivinicolo, quello dei bovini da carne e dei prodotti lattiero-caseari: in particolare il Gorgonzola, come si è detto, di cui il Piemonte ha prodotto nell’ultimo anno 40 mila tonnellate, circa il 50% della produzione nazionale. Oltre alla battaglia contro il Ceta, che Coldiretti si impegna a portare avanti, è opportuno arrivare al più presto all’etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti al fine di valorizzare e tutelare il nostro territorio ed i consumatori”.
