I risicoltori di Novara e Vco lasciano le risaie per scendere e manifestare a Roma, davanti al Ministero delle Politiche Agricole in via XX Settembre, dove domani mattina (13 aprile, ore 9.30) è previsto l’importante incontro di settore con il ministro Maurizio Martina.
Coldiretti Novara-Vco sarà presente in forze: “E’ un momento decisivo, la posta in gioco è il futuro del settore e siamo determinati a fare tutto quanto è possibile per salvare il riso italiano, che sta vivendo una crisi senza precedenti” dicono dalla sede interprovinciale dell’organizzazione agricola.
La manifestazione vedrà la presenza dei produttori in arrivo dalle province risicole italiane e, ovviamente, dal Piemonte, regione che - con oltre 116 mila ettari, 1100 aziende ed una produzione di 8 milioni di quintali - rappresenta il più importante comprensorio.
Per questo, i numerosi risicoltori piemontesi, con la presidente della Coldiretti regionale Delia Revelli, il presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo Paolo Dellarole ed il Delegato Confederale Bruno Rivarossa, saranno a Roma per denunciare le speculazioni e gli inganni che mettono a rischio il primato dell’Italia in Europa, come dimostra il dossier “La guerra del riso”, elaborato da Coldiretti, con le analisi e le proposte degli agricoltori italiani che saranno illustrate dal presidente Roberto Moncalvo.
“Sono previste iniziative eclatanti per denunciare pubblicamente i bassi prezzi pagati agli agricoltori, ma anche le condizioni di sfruttamento del lavoro, l’inquinamento ambientale e i rischi per la salute dei prodotti importati low cost dall'Oriente” rimarca il presidente di Coldiretti Novara Vco Sara Baudo. “Nel corso dell’iniziativa i produttori spiegheranno l’importanza della coltivazione di riso per l’Italia insieme ai consigli per scegliere al meglio e non cadere nell’inganno del falso Made in Italy”.
La coltivazione del riso “deve essere considerata nella sua strategicità – conclude Baudo - non solo per l'agricoltura, l’economia e l'equilibrio ambientale delle aree di coltivazione ma anche per la specifica filiera agroalimentare che esso attiva e che vede l'Italia leader in Europa: il perfetto equilibrio da ricercare è il garantire la competitività e la redditività delle aziende agricole e, al contempo, per favorire la gestione sostenibile delle risaie a favore della biodiversità, garantendo ai consumatori e al mercato un prodotto sano, sicuro, rintracciabile: caratteristiche che si ritrovano, tutte, nel riso italiano”.
