La benedizione degli animali e del pane al Mercato Agricolo in largo Leonardi, per vivere e riscoprire l’antica tradizione di Sant’Antonio Abate: l’invito è esteso a tutti i cittadini, specie coloro che posseggono animali da affezione che potranno portare con sé alla particolare giornata. L’appuntamento è alle ore 10, all’AgriMercato: don Franco Belloni, parroco della vicina chiesa della Madonna Pellegrina, raggiungerà largo Leonardi per la benedizione degli animali e del ‘pane agricolo’ della cooperativa ‘Gusti in Tavola’ di Giorgio Momo, che sarà poi distribuito in degustazione ai presenti.
Non solo: a testimoniare l’importanza della zootecnia da latte nelle due province, ci sarà una degustazione di formaggi – tradizionali ed erborinati di montagna – prodotti e trasformati direttamente dalle imprese agricole delle due province di Novara e Vco che partecipano all’AgriMercato.
Come sottolineano Gian Carlo Ramella (Direttore Coldiretti Novara Vco) e Antonio Ferrari (Vicepresidente Coldiretti Novara Vco), quella di domenica “vuol essere una giornata speciale, per festeggiare l’agricoltura, gli animali di fattoria e delle nostre case, e per presentare alla cittadinanza novarese il calendario degli appuntamenti con l’AgriMercato in largo Leonardi, confermati ogni prima e terza domenica del mese grazie alla recente convenzione raggiunta con l’amministrazione comunale di Novara”.
“Sotto il marchio Campagna Amica si raggruppano le eccellenze prodotte dalle imprese agricole italiane: anche nelle nostre province la crescita è costante, come conferma il costante plauso dei consumatori, che giustamente vogliono portare in tavola prodotti sani, rintracciabili e garantiti” conclude Rizzotti.
Le celebrazioni dedicate a Sant’Antonio Abate interessano tutte le parrocchie, con momenti religiosi e di festa più intensi (il ritrovo dei trattori, la benedizione degli animali e delle macchine agricole, il pranzo comunitario) proprio nei paesi in cui ancor oggi è più viva e marcata la tradizione, che un tempo si concretizzava anche con l’accensione dei grandi falò nei paesi e nelle cascine più grandi. Anche nelle fattorie, infatti, in quel giorno di pausa dai lavori di preparazione dei campi era festa grande: al mattino passava il parroco a benedire lavoratori, stalla e animali, poi si faceva festa e si preparava alla sera l’accensione del fuoco.
Sarà inoltre particolarmente importante la celebrazione a Castelletto Sopra Ticino, dove Sant’Antonio Abate è patrono, o a Madonna del Sasso, dove sabato pomeriggio ci sarà la benedizione delle campanelle, seguita dal falò, mentre domenica pomeriggio, ai Vespri, ci saranno l’incanto delle offerte e la benedizione del sale.
In molte parrocchie - tra cui Oleggio, Galliate, Cameri, Barengo, Granozzo e Caltignaga - è invece molto sentita la benedizione e la distribuzione del pane alla fine della Messa.
Come detto sarà festa anche a Novara, città capoluogo, nelle diverse parrocchie.
Come ricorda mons. Mario Bandera, “Sant’Antonio, patrono di agricoltori ed allevatori nacque a Coma nella lontana terra d’Egitto in tempi remoti (si pensa nell’anno 251), distribuì ai poveri la cospicua eredità paterna e intraprese una vita di riflessione come eremita. L’iconografia raffigura sempre un porcello munito di campanella a fianco del santo egiziano”.
