30 Marzo 2015
TERRITORIO

Dalla Val Vigezzo a Sovazza per valorizzare una tradizione ovicaprina ‘a chilometro zero’, di antica memoria e di interesse per i giovani imprenditori agricoli e allevatori hobbisti. Con la primavera, tornano sul territorio le manifestazioni dedicate a questo particolare segmento della zootecnia delle nostre terre alte. A partire dalla  Mostra del Capretto Tipico della Val Vigezzo che è giunta quest’anno alla venticinquesima edizione.
Il capretto è uno dei prodotti tipici di grande richiamo per la valle Vigezzo (In valle sono presenti oltre 2000 caprini e 850 ovini e 45 allevatori, fra professionali e part-time): ed esso è parte di un più ampio paniere di trasformati dell’allevamento ovicaprino in cui rientrano anche i formaggi e i prodotti lattiero caseari, i salumi e alcune rarità come il “violino di capra”.
“Eventi come la Mostra del Capretto – sottolinea il direttore della Coldiretti interprovinciale Gian Carlo Ramella - premiano l’impegno e il lavoro degli allevatori, ma sono fonte di promozione del territorio, con la sua vocazione agroalimentare e le sue produzioni verso i consumatori e il turismo. L’iniziativa di Santa Maria Maggiore, oltre a richiamare sempre un gran numero di visitatori, è molto sentita in valle”.

Presenti nella due giorni del 28 e 29 marzo oltre trenta allevatori, che sono parte del Consorzio che tutela l’eccellenza del prodotto, e che si fregia del Pat, marchio che valorizza i “Prodotti Agroalimentari Tradizionali”, che a livello regionale conferma e tutela l’alta qualità del capretto vigezzino. Il presidente del Consorzio (nonché sindaco di Craveggia) Paolo Giovanola è soddisfatto per il grande riscontro di pubblico, “in un anno importante come il venticinquesimo della manifestazione: obiettivo del Consorzio è puntare al miglioramento continuo, la qualità paga e il prodotto è sempre più apprezzato. Il Consorzio conta attualmente 38 soci con una presenza di giovani sempre più importante, molti di loro stanno iniziando l’attività e sono in molti a chiederci informazioni in merito. L’allevamento è di importanza strategica per un territorio montano come il nostro, la cui agricoltura va tutelata soprattutto per la sua funzione di presidio”.

Numerosi anche i ristoratori che, nell’occasione dello scorso fine settimana, hanno proposto menu a tema dove il protagonista, sarà, appunto, il tipico capretto. “L’attività zootecnica e, in particolare, il comparto ovicaprino è ancor oggi di importanza imprescindibile nella Val Vigezzo” commentano Federico Boieri, presidente di Coldiretti Novara Vco e Ettore Besana, presidente della sezione vigezzina, sottolineando anche “l’importanza di un legame che va sempre rafforzato tra attività agricola e comparto turistico”. 

Salumi, formaggi e una lunga tradizione nel campo dell’allevamento. In Val Vigezzo l’economia agricola vince grazie anche e soprattutto a una secolare esperienza che ancor oggi costituisce una linea guida per gli operatori del primo settore.
Un’agricoltura di tradizione, con molti prodotti tipici che sanno divenire protagonisti di incontri, convegni, degustazioni: uno di questi è certamente il capretto tipico che, ogni anno, a primavera è protagonista di un grande evento che riunisce produttori e pubblico.
E’ intanto già calendarizzata per domenica 12 aprile la XXXI ‘Mostra Ovicaprina del Cusio Mottarone’ organizzata dalla sezione Coldiretti di Sovazza in collaborazione con le altre associazioni sovazzesi e il patrocinio del comune di Armeno: alle 9 il concentramento dei capi e l’esposizione, alle 10.30 l’apertura della Mostra, alle 11.30 le premiazioni.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi