Oltre 900 capi ovicaprini presenti per una manifestazione di successo, giunta quest’anno alla XXXI edizione. La Mostra Ovicaprina di Sovazza (Armeno), come ha ricordato anche il sindaco di Armeno Pietro Fortis, è infatti “uno degli appuntamenti più attesi nel borgo arroccato sulle pendici del Mottarone”.
E anche quest’anno, complice la bella giornata di sole, è stata una giornata all’insegna dei grandi numeri: ma ancor più significativa è stata la presenza di tanti giovani allevatori, che la Coldiretti interprovinciale ha voluto premiare con un diploma: si tratta di Giulio Fortis, Andrea Lucchini, Luca Strola, Diego Toscani, Luca Marzi.
Un riconoscimento è andato anche alla famiglia di Paolo Tondina, presente domenica a Sovazza con ben tre generazioni di allevatori.
A rappresentare Coldiretti, oltre al direttore interprovinciale Gian Carlo Ramella, il presidente e il segretario della Federpensionati Emilio Simonelli e Paolo Favini, oltre al tecnico Caa di Borgomanero Elena Ferrara. Tra le autorità presenti, oltre al sindaco Fortis, il vicesindaco e assessore all’agricoltura Cecilia De Gaudenzi e il sindaco di Ameno Roberto Neri.
Una lunga mattinata, iniziata alle ore 9, con il concentramento dei capi e dell’esposizione, mentre la mostra è stata aperta ufficialmente alle 10.30 con le valutazioni a cura del dirigente della Provincia di Novara Antonio Pogliani e da Gioele Minazzi.
Le premiazioni dei capi presenti si sono svolte invece alle ore 11.30. Di seguito la classifica dei vincitori (categoria e allevatore premiato): capra razza Camosciata: Bruno Bonetta; capra razza Saanen: Giorgio Lavarini; capra razza Meticcia: Massimo Manni; capra altre razze: Paolo Tondina; becco razza Camosciata: Vittorio Bogianchini; becco razza Saanen: Ornella Strola; becco razza Meticcia: Aldo Ceresa; becco altre razze: Paolo Tondina; gruppo capretti: Mauro Ugonati; pecora: Giglio Ceresa; montone: Giglio Ceresa; agnello: Lidia Marzi.
“Una manifestazione importante per il territorio, che ogni anno richiama un gran numero di partecipanti e pubblico” commenta il direttore Ramella. “Importante soprattutto perché evidenzia quanto il territorio ci può insegnare: ovvero che anche la zootecnia ad indirizzo ovicaprino può costituire un esempio d’eccellenza e uno stimolo alla crescita economica nell’area compresa tra le Alpi, le alture dei laghi e l’alta valle dell’Agogna.
Quest’anno, peraltro, la manifestazione cade a pochi giorni dall’entrata in vigore del dispositivo di legge che rende obbligatoria l’etichetta d’origine per le carni fresche di agnello e capretto, che contribuirà a valorizzare segmenti d’eccellenza produttiva con riflessi positivi per il territorio delle nostre due province. In particolare proprio nelle terre alte del Novarese e del Vco, dove l’allevamento ovicaprino continua ancor oggi una lunga tradizione”.
