Massiccia presenza degli imprenditori agricoli di Novara-Vco in centinaia dal territorio oggi all’Open Air Theatre di Expo, dove è andata in scena la Giornata nazionale dell’Agricoltura organizzata da Coldiretti con la partecipazione di 30 mila agricoltori provenienti da tutte le regioni, guidati dal presidente nazionale Roberto Moncalvo alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Quest’ultimo ha voluto annunciare all’assemblea Coldiretti il taglio dell’Irap e dell’Imu agricola a partire da gennaio 2016, un intervento che consente alle imprese agricole italiane di recuperare importanti risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l'agroalimentare Made in Italy.
La delegazione di Novara-Vco, partita di primo mattino con diversi pullman da tutti i principali centri delle due province, era guidata dal direttore della federazione interprovinciale Coldiretti, Gian Carlo Ramella. Nutrita la rappresentanza dei giovani e dei pensionati, con in testa la delegata di Coldiretti Giovani Impresa Sara Baudo e il presidente interprovinciale della Federpensionati Emilio Simonelli: “Decine di migliaia di ‘berretti gialli’ hanno raggiunto Expo da tutta Italia – rimarca Ramella - per far conoscere a tutto il mondo presente all’Esposizione Universale il modello dell’agricoltura italiana, la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop e Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità”.
Sono intervenuti, tra gli altri, il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini ed il presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulle Agromafie Gian Carlo Caselli, insieme ai rappresentanti del governo e delle istituzioni, ai responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche.
L’Open Air Theatre è stato il luogo per parlare anche di export poiché l’esportazione di prodotti agroalimentari italiani nei primi sei mesi dell’anno è cresciuto dell’8 per cento, sotto la spinta dell’Expo, ponendo le basi per raggiungere, a fine 2015, la storica cifra di 36 miliardi di euro, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al primo semestre del 2015. “Non dimentichiamo anche i formaggi piemontesi, novaresi e del Vco tra i prodotti d’eccellenza conosciuti in tutto il mondo e per i quali ci stiamo battendo contro il diktat europeo che vorrebbe il via libera all’utilizzo delle polveri per la produzione di yogurt e formaggi” conclude il direttore Ramella. “Questo pericoloso braccio di ferro con l’Unione Europea porterebbe alla chiusura delle stalle, alla perdita di posti di lavoro, oltre all’omologazione e all’appiattimento qualitativo delle produzioni lattiero casearie. Anche il premier Renzi ha adottato i formaggi italiani, siglando oggi il patto “salva formaggio italiano”: un gesto significativo per la difesa del made in Italy”.
