Importante riconoscimento a Verona, nei giorni di Vinitaly per i biscotti di riso Venere di Angelo Ballasina, risicoltore di Granozzo, che si è aggiudicato il premio nella categoria “Dolci”, assegnato al termine dell’assaggio a cura di una giuria tecnica presieduta da Paolo Massobrio e Marco Gatti.
Ballasina ha partecipato alla rassegna “Sol&Agrifood”, la Rassegna Internazionale dell’Agroalimentare di Qualità che si è svolta in concomitanza con Vinitaly, sempre presso gli spazi di Veronafiere.
Ballasina era parte di una più nutrita rappresentanza delle imprese associate a Coldiretti, che ha partecipato alla kermesse veronese insieme alle aziende “Vignarello”, “Rizzotti, “Balansino” e “Rapio”, che hanno portato nella città di Romeo e Giulietta il riso, i biscotti, le marmellate, i piccoli frutti e tante altre specialità del territorio novarese.
L’azienda di Angelo Ballasina si trova a Granozzo con Monticello ed è Punto Campagna Amica: qui si possono acquistare, oltre al riso, ai biscotti e agli altri prodotti dell’impresa agricola, anche le specialità della rete di “Campagna Amica”.
E a Vinitaly hanno ovviamente riscontrato grande successo i vini delle due province, grazie ad una massiccia partecipazione delle imprese vinicole associate alla Coldiretti (presenti all’interno della collettiva piemontese o con propri stand): tra queste, anche le tre realtà vincitrici del 3° concorso “Calice d’Oro dell’Alto Piemonte” che erano presenti con i vini del territorio novarese a “Vinitaly and the City”, il Fuori Salone dedicato alla degustazione cibo/vino e all’intrattenimento che ha animato il centro di Verona nelle serate del 6 e 7 aprile. La selezione di oltre 300 etichette nazionali e di alcune ricercate produzioni tipiche di qualità ha infatti incluso i vini Colline Novaresi D.O.C. Bianco “Mottobello” 2012 (Brigatti Francesco), Colline Novaresi D.O.C. Vespolina 2007 (Ioppa F.lli Gianpiero e Giorgio) e Ghemme D.O.C.G. “Chioso Dei Pomi” 2006 (Rovellotti Viticoltori in Ghemme).
Quello di Vinitaly 2014 è dunque un bilancio positivo per i produttori novaresi: : i nostri vini, in particolare, continuano a piacere e stupire, conquistano nuovi mercati e affrontano la congiuntura allargando il proprio raggio d’azione, in particolare verso il mercato statunitense e asiatico. Il vino si sta dunque confermando come un ottimo strumento di marketing territoriale per il Novarese e il Vco.
La viticoltura del Novarese, come confermano i dati dell’ultimo censimento Istat, conta 620 ettari in produzione: a ciò si devono sommare i dati del Verbano Cusio Ossola, in crescita dopo la conquista – avvenuta negli anni scorsi grazie anche all’impegno di Coldiretti – della Denominazione di Origine Controllata per il “Valli Ossolane”.
Nelle due province, l’ettarato dedicato complessivamente alla coltura della vite è di circa 800 ha.
