Tutelare il suolo agricolo, mantenere la risaia come fattore economico dell’agricoltura locale ma anche come sistema che genera economia e occupazione lavorativa a monte e a valle del settore agricolo; semplificare il rapporto tra agricoltura e pubblica amministrazione, colmare i vuoti normativi e sviluppare una coesione territoriale tra i vari liveli istituzionali in grado di fare rete e sistema, anche attraverso lo strumento delle Unioni dei Comuni.
Temi espressi ieri presso la sede della Provincia di Novara dall’alta rappresentanza di Coldiretti Novara Vco e Ue.Coop, guidata dal direttore della federazione Gian Carlo Ramella, che è intervenuto in occasione della tappa novarese degli incontri della Giunta regionale del Piemonte sul territorio (presenti, con il presidente Sergio Chiamparino gli assessori, il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, già sindaco di Verbania e l’assessore novarese Augusto Ferrari).
Ramella ha ribadito il ruolo di un’agricoltura al servizio del territorio, che si esplicita anche in situazioni di vera emergenza, “come le difficili ore vissute per il maltempo di questa settimana, un frangente in cui i ‘nervi saldi’ mantenuti dai risicoltori in particolare, hanno agevolato il deflusso dell’acqua grazie alle risaie stesse vicine ai corsi d’acqua, trasformatesi in camere d’espansione con l’apertura delle bocchette”.
Ramella ha poi ricordato la necessità di una maggior semplificazione burocratica, che passa attraverso anche verso lo snellimento di tutte procedure tra imprese e pubblica amministrazione, anche con un organismo pagatore sempre più efficiente.
Ancora il direttore ha ribadito come “il territorio debba sempre più fare rete, obiettivo che può essere agevolato da nuove forme di aggregazione come le Unioni dei Comuni che stanno nascendo sul territorio, con l’auspicio e la necessità di una continua implementazione”.
L’incontro con i vertici della Regione ha dato anche modo a Ue.Coop – Unione Europea Cooperative – di presentarsi nella realtà novarese alle istituzioni presenti (Regione e Provincia) oltrechè alle rappresentanze e forze sociali.
Parimenti, le imprese agricole “chiedono che le nuove Province e i loro presidenti – Matteo Besozzi per il Novarese e Massimo Costa per il Vco - siano interprete delle loro istanze in ordine alle diverse problematiche che mettono a rischio la competitività del settore primario dell’area novarese: dall’aggravio dei costi di produzione al problema dei danni provocati dalla fauna selvatica, alla sottrazione di suolo agricolo che, sempre più, priva le imprese del territorio di ampi areali di considerati fra i migliori sia in termini di produttività che di localizzazione: terreni, spesso, facilmente accessibili ed hanno caratteristiche ottimali per la lavorazione agricola. Un fenomeno che minaccia, dunque, l’organizzazione del territorio, il paesaggio, gli ecosistemi e la possibilità di crescita delle imprese”.
