11 Dicembre 2014
FORESTALE

“La recente firma di un protocollo d’intesa tra Regione, Comunità Montana e Provincia del Vco potrebbe aprire prospettive interessanti per la creazione di una vera filiera bosco-legno-energia nella provincia azzurra, ad iniziare dall’area cusiana, dove già sono in essere importanti iniziative, che vanno però implementate a partire dal coinvolgimento delle imprese agricole e dai momenti di rappresentanza del settore primario presenti sul territorio.
Ci sono buone prospettive per uno sviluppo economico che deve partire da imprese agricole specializzate nell’ambito agroforestale e che può dare notevoli opportunità imprenditoriali ed occupazionali in aree – quelle montane - dove se ne sente in modo particolare il bisogno”.

Così la Coldiretti interprovinciale commenta il protocollo d’intesa sottoscritto nei giorni scorsi tra la Regione Piemonte, rappresentata dal vicepresidente Aldo Reschigna, verbanese, il presidente della provincia del Vco Stefano Costa e il commissario della comunità montana Due Laghi-Cusio-Mottarone-Valstrona Filippo Cigala Fulgosi.

“Gli impianti a biomassa legnosa derivante da tagli boschivi programmati e sostenibili si inseriscono armonicamente nei piani nazionali, anche in chiave di ridurre la dipendenza energetica dall’estero compresa, quindi, l’importazione di combustibili non prodotti localmente. Inoltre rendono possibile la creazione e l’implementazione di nuove attività d’impresa, singole o associate, anche in forma di cooperativa, sul territorio di riferimento, ovvero la provincia del Vco e i territori limitrofi”.

Come precisa Ramella, “occorre partire dall’analisi della disponibilità di biomassa forestale sul territorio. Nel contempo, dovranno essere coinvolte le imprese agricole e forestali che esercitano l’attività sul territorio provinciale del Vco e delle produzioni di biomassa forestale.
Il risultato finale sarà la redazione di progetti tecnicamente ed economicamente fondati su dati certi che, affiancati dalla necessaria analisi della disponibilità di biomassa e imprenditoria agricola locale, può consentire l’avvio del progetto in tempi rapidi, senza ulteriori necessità di dispendio di risorse per la fase di studio e programmazione”
.

Importantissimo il ruolo delle amministrazioni comunali, sia per quanto riguarda la gestione dei beni forestali propri che per un lavoro di sinergia con Coldiretti e Ue.Coop per intraprendere e sviluppare progetti d’impresa locale: è ipotizzabile in futuro una mappatura aggiornata sull’intero comprensorio per valutare la possibilità, appunto, di realizzare impianti “a misura di territorio”, anche con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali che manifesteranno la propria disponibilità e sensibilità.

La parola d’ordine è, sempre più “sostenibilità attraverso le fonti rinnovabili”, con il preciso impegno di Coldiretti di coinvolgere l’agricoltura del territorio e reperire attraverso il principio della “filiera corta” il legno necessario ad alimentare gli impianti.

“Applicando i giusti criteri di gestione forestale sostenibile – conclude il direttore di Coldiretti – è possibile conseguire obiettivi importanti rispetto al profilo ecologico, economico e sociale, tutelando il territorio e preservando nel modo corretto la risorsa-bosco per le generazioni attuali e future. Coldiretti Novara-Vco, unitamente a Ue.Coop, sono disponibili a confrontarsi sul tema con ogni istituzione e con possibili soggetti interessati a condividere ed essere parte attiva di tali progetti, grazie all’esperienza e alla professionalità acquisite direttamente dalle imprese che operano nello specifico settore del mantenimento boschivo”.

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