“Un progetto nato da un’idea del Patronato Epaca di Novara, che vuol essere al servizio della collettività anche all’interno dell’Ospedale Maggiore, che si è concretizzato in un percorso di lavoro, in particolare grazie all’impegno della dottoressa Patrizia Martinoli e Carla Rigo. È nata una collaborazione proficua che, dopo una singergica fase di progettazione, ha concretizzato e presentato l’altro ieri un innovativo servizio per il territorio”.

Lo sottolinea il Responsabile del Patronato Paolo Favini, presente all' incontro che si è tenuto mercoledì presso l'Aula Magna dell'AOU "Maggiore della Carità" dal Dott Guida Gian Enrico Direttore Sanitario dell'Azienda, dalla D.ssa Patrizia Martinoli Responsabile del Servizio Sociale Aziendale dell'AOU, dal CAD Carla Rigo Coordinatore del Dipartimento Oncologico, dalla D.ssa Torgano Cristina Dirigente SITRA e dal Prof. Alabiso Oscar Direttore del Dipartimento Oncologico.
I soggetti coinvolti sono, appunto, tre: Dipartimento Oncologico, Servizio Sociale Aziendale e i Patronati del territorio.

Il progetto prevede l’attivazione di un punto di informazione gestito attraverso l’ausilio dei Patronati che aderiranno e che si alterneranno, secondo un calendario prestabilito, presso un locale del Polo Oncologico, onde poter garantire ai pazienti la facilità di accesso alle procedure e alle informazioni.
Lo sportello sarà attivato a marzo 2015: già fissato l’orario, da lunedì a venerdì, con orario dalle 9 alle 12: l’azienda ospedaliera fornirà il locale e i supporti informatici necessari per l’espletamento delle procedure.

Come rimarca Favini, “grazie alla sensibilità dell’Azienda Ospedaliera, è stato possibile costruire un progetto assolutamente innovativo. Come Epaca, ancora una volta vogliamo ribadire una grande apertura al mondo della società civile”.

Dopo la presentazione di ieri pomeriggio, la ‘road map’ che porterà all’attivazione del progetto prevede alcuni altri step, tra cui la raccolta delle adesioni al progetto medesimo, l’attivazione delle procedure amministrative per stabilire l’eventuale collaborazione, la pubblicizzazione del progetto sui media, la formazione specifica degli operatori del Patronato relativamente all’organizzazione ospedaliera e dipartimemtale e della normativa della sicurezza.