NOVARA VCO (jf) – “Con il Comune di Novara si è costruito un dialogo che, in poche settimane, ha portato a risultati concreti con la possibilità di ulteriori miglioramenti per il futuro. Del resto il tema- quello della Tarsu – è questione delicata per tutte le parti in causa”.
Questo il positivo commento che Gian Carlo Ramella, direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco, riferisce al termine dalla riunione di sta mattina tra l’organizzazione agricola - rappresentata dal segretario di zona di Novara Domenico Giorcelli - e l'assessore al Bilancio Giorgio Dulio presso il Comune di Novara.
Un incontro di cui è importante sottolineare subito i risultati raggiunti: partendo, innanzitutto, dal tema in oggetto, ovvero, il problema delle cartelle di riscossione della Tarsu (tassa rifiuti solidi urbani) che hanno raggiunto improvvisamente decine di imprese agricole, anche con importi a quattro zeri.
Alle aziende veniva infatti richiesto il pagamento della tassa rifiuti (a partire dal 2004) anche per la superficie inerente a pertinenze e capannoni, con conseguenze facilmente immaginabili: un fulmine a ciel sereno che, di fatto, sta mettendo in seria difficoltà la sopravvivenza e ì'operatività di diverse realtà sul territorio, già alle prese con una dura situazione di mercato.
Nella riunione di questa mattina, il Comune di Novara si è detto disponibile ad applicare la Tarsu in forma ridotta a tutte le superfici dei fabbricati agricoli, in forma forfettaria (eliminado peraltro quei fabbricati a cui, per legge, la Tarsu medesima non può essere applicata).
La forma forfettizzata concordata con il Comune prevede l'applicazione complessiva del 30% a far data dall'anno 2012, con un conseguente abbattimento di una quota del 70%.
L'incontro di oggi ha fatto seguito alle proposte formulate da Coldiretti nelle scorse settimane: in particolare, va ricordato che diverse imprese avevano inoltrato ricorso contro le cartelle Tarsu ricevute, un “problema reale” per molte realt agricole già alle prese con l'attuale congiuntura di mercato.
Restava così da definire il cosiddetto “pregresso”, ovvero il periodo dal 2004 al 2011: anche in questo senso l'assessore Dulio si è mostrato disponibile a voler individuare una soluzione, che è stata stabilita con la riduzione del 10% relativamente alla somma degli accertamenti, escludendo sanzioni e interessi.
La percentuale di riduzione potrebbe essere aumentata – come da richiesta di Coldiretti, che intende approfondire la questione nell'immediato futuro – per le imprese che pagheranno per tutti gli anni oggetto di contestazione. Ulteriori margini di discussione, come da richiesta da parte dell'organizzazione agricola, si apriranno per quanto concerne le annate future: l'assessore Dulio si è detto infatti disponibile a rivedere la cifra da applicare e l'inquadramento dei relativi fabbricati rurali nella categoria più appropriata.
“L'accordo raggiungo è un riconoscimento del valore dell'economia rurale in una città che radica la sua storia e la sua identità nell’ambiente agricolo e della campagna risicola” fa presente il direttore Ramella.
“Nella città di San Gaudenzio operano oggi quasi 100 imprese del settore primario e che può trovare nella difesa degli spazi rurali e nella promozione dell’agroalimentare le basi di una crescita economica, turistica e culturale”.
Nel solo territorio del Comune di Novara le imprese agricole generano una produzione lorda vendibile pari a 8.500.000 euro, cui vanno aggiunti i 2.500.000 euro da ricondurre all’attività imprenditoriale zootecnica e gli 800.000 euro distribuiti fra gli altri comparti della produzione agricola. In più, è stato calcolato un ulteriore indotto per una cifra pari a 4.500.000 euro.
